Liguria: arriva il drone “Falco” per controllare il traffico in autostrada
E’ partito dalla Liguria, area notoriamente caotica soprattutto nel periodo estivo, il progetto sperimentale di Aspi chiamato “Falco“. E’ giunto ormai alla seconda fase che prevede il controllo da remoto dei droni che vengono gestiti dal centro di controllo del traffico di Genova.
Sull’A26 Genova-Gravellona Toce dal bivio A10 a Ovada, e sull’A10 Genova-Savona tra Cogoleto e Varazze è attivo il “Falco” con cui Aspi ha la possibilità di monitorare il traffico sulle autostrade dall’alto anche nei punti privi di telecamere. L’iniziativa è stata avviata in collaborazione con Movyon, centro per la ricerca e l’innovazione del Gruppo.
L’Enac ha rilasciato l’autorizzazione per poter operare con droni in modalità BVLOS (Beyond Visual Line Of Sight) su cinque siti del tratto ligure della rete autostradale, scelto per le sue particolari caratteristiche strutturali e che attraversa un territorio complesso dal punto di vista orografico: quella zona del Ponente Ligure è una striscia di terra a ridosso delle montagne, vicinissime al mare, in cui ci sono spiaggia, centri abitati, la Statale Aurelia, la ferrovia che porta in Francia e l’Autostrada dei Fiori, il tutto in poco più di un chilometro. Nelle aree interessate sono stati installati dei “nidi” per alloggiare, far decollare i droni e permettere le operazioni di ricarica, cosicché possano sorvolare il tratto assegnato.
La fase successiva, che verrà realizzata in seguito al controllo dei dati della sperimentazione, prevede il riconoscimento automatico di un evento critico da parte del drone. Sarà la strada per il futuro, peraltro prevista da alcuni film di fantascienza: i droni di pattugliamento della rete autostradale diventeranno la norma e favoriranno più rapidi interventi (fino alla metà del tempo) nei luoghi interessati da eventi critici. Il limite è quello del maltempo, altra caratteristica della Liguria, che nella fase di sperimentazione ha rappresentato per il 70% dei casi la causa di mancato avvio delle missioni del “Falco”.
Intanto, come sottolineato da Roberto Tomasi, ad di Autostrade per l’Italia, il progetto pone il nostro Paese “all’avanguardia mondiale per innovazione tecnologica“.